L'iperidrosi cos'è
È denominata iperidrosi l’eccesso di sudorazione determinata dall’eccessiva attività del sistema nervoso simpatico che occupandosi della regolazione della temperatura corporea, gestisce appunto la sudorazione.
L’iperidrosi si manifesta generalmente nella zona ascellare e sul palmo delle mani, causando talvolta veri e propri stati di disagio nei rapporti interpersonali risultando nelle forme più acute, quasi invalidante. Le mani infatti svolgono quotidianamente un ruolo importantissimo nelle attività professionali e personali e qualora l’iperidrosi si manifesti in forma eccessiva e patologica, il soggetto può trovarsi nella condizione di avere sempre i palmi troppo umidi o addirittura gocciolanti. Una zona ascellare stroppo umida rischia altresì di causare effetti sgradevoli nella gestione dei rapporti interpersonali.
Esiste poi un’altra forma di iperidrosi, detta secondaria, derivante da patologie primarie come ipertiroidismo, obesità, malattie psichiatriche, menopausa o alterazioni del sistema endocrino naturali o causate da cure tumorali.
Come curare l'iperidrosi
L’iperidrosi può essere trattata e curata principalmente attraverso 3 metodiche:
- Ionoforesi: dove attraverso l’utilizzo della corrente continua a bassa intensità, vengono otturati i condotti delle ghiandole sudoripare.
- Antitraspiranti: prevede l’utilizzo di farmaci a base di alluminio glutaraldeide o tannina.
- TOSSINA BOTULINICA: ad oggi la scelta più efficace e tollerata dal corpo, in grado di produrre effetti benefici per almeno 4-6 mesi dalla terapia che, se ripetuta 2-3 volte l’anno riesce a stabilizzare il problema.
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